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Parlamento europeo: eletto l’italiano David Sassoli come Presidente

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Parlamento europeo: eletto l’italiano David Sassoli come Presidente

Ieri, 3 luglio, è stato eletto l’italiano David Sassoli come Presidente del Parlamento europeo.

David Sassoli è un deputato europeo italiano, ha 63 anni ed è stato rieletto nelle liste del Partito Democratico (gruppo S&D) nel maggio 2019. Guiderà il Parlamento per due anni e mezzo, fino a gennaio 2022. È stato eletto con 345 voti al secondo scrutinio.

Nel suo discorso di insediamento, David Sassoli ha dichiarato che “dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione, cambiando la nostra Unione per renderla capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei nostri cittadini e per dare risposte vere alle loro preoccupazioni, al loro sempre più diffuso senso di smarrimento”.

Sassoli ha inoltre sottolineato le priorità che il Parlamento dovrà portare avanti nei prossimi anni. “Siamo immersi in trasformazioni epocali: disoccupazione giovanile, migrazioni, cambiamenti climatici, rivoluzione digitale, nuovi equilibri mondiali, solo per citarne alcuni, che per essere governate hanno bisogno di nuove idee, del coraggio di saper coniugare grande saggezza e massimo d’audacia”.

Ha concluso dicendo: “L’Europa ha ancora molto da dire se noi, e voi, sapremo dirlo insieme. Se sapremo mettere le ragioni della lotta politica al servizio dei nostri cittadini, se il Parlamento ascolterà i loro desideri e le loro paure e le loro necessità.

Come si elegge il Presidente del Parlamento europeo?

Ai sensi dell’articolo 15 del Regolamento del Parlamento europeo, i candidati alla presidenza possono essere presentati da un gruppo politico o da 1/20 di deputati, ossia 38 deputati (soglia minima). L’elezione si svolge a scrutinio segreto. Per essere eletto, un candidato deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti validi espressi, ossia il 50% più uno (articolo 16 del Regolamento). Le schede bianche o nulle non vengono conteggiate per il calcolo della maggioranza richiesta.

Se nessun candidato è eletto al primo scrutinio, lo stesso o altri candidati possono essere nominati per un secondo turno, alle stesse condizioni. Questo può essere ripetuto in un terzo turno, se necessario, sempre con le stesse regole. Se al terzo scrutinio non viene eletto nessuno, i due candidati con il maggior numero di voti in quel turno passano al quarto e ultimo scrutinio, dove è eletto chi riceve il maggior numero di voti.

Fonte: Comune di Cuneo

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