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Cancellazione fondi per promozioni carne e vino: dietrofront della UE

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Cancellazione fondi per promozioni carne e vino: dietrofront della UE

Con grande soddisfazione la Coldiretti Cuneo, dopo aver segnalato il problema alle autorità competenti, ha annunciato il dietrofront della UE riguardo la cancellazione dei fondi per la promozione di carne, salumi e vino e all’introduzione di etichette allarmistiche sulle bottiglie come accade per i comuni pacchetti di sigarette.
La proposta della UE era stata denominata come “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei” ma, dopo un’attenta analisi, si è capito che questo piano avrebbe portato solo danni economici senza benefici per i cittadini.
Infatti stamane, il vicepresidente della UE in carica  Margaritīs Schinas ha ammesso che sarebbe inopportuno paragonare l’uso improprio di alcool tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità e a più bassa gradazione come il vino.

Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo è stato intervistato ed ha spiegato: “L’impegno della Commissione Europea per tutelare la salute dei nostri cittadini non può tradursi in decisioni molto semplicistiche che rischiano di criminalizzare in modo ingiusto singoli prodotti indipendentemente dalle quantità che si consumano. Ottimo, dunque, il pronto dietrofront UE che fa seguito soprattutto a tutte le sollecitazioni della nostra Organizzazione alla vigilia dell’approvazione di questo strano documento, contro il rischio di cancellare tutti i fondi per la promozione di carne, salumi e vino

Anche Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo, ha voluto dire la sua sull’argomento: “Con queste presunte etichette fuorvianti ed allarmistiche non si fa di certo corretta informazione nei confronti dei consumatori. Ma anzi si rischia solo di danneggiare i prodotti di tradizione secolare, con un impatto davvero devastante sull’economia del nostro Paese, sull’occupazione ed anche sulla biodiversità.”
Quindi, grazie all’intervento di Coldiretti Cuneo, praticamente tutta l’Italia gioverà del dietrofront della commissione UE e si potrà continuare a vendere senza etichette ambigue.

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