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Alluminio nei cibi: ecco i rischi a cui si va incontro

Alluminio nei cibi: la sua presenza può addirittura provocare la morte

Sono stati controllati dal Rapid Alert System For Food (RASFF) alcuni lotti di spaghetti la cui produzione avviene di norma in Italia, ma che, a quanto pare, vengono poi distribuiti altrove, con uno smercio importante in Irlanda. Quanto è emerso dalle indagini che sono state effettuate, proprio di recente, in merito agli spaghetti italiani, è che in essi è contenuta una eccessiva quantità di alluminio: una quantità, quella rilevata, che è di gran lunga superiore a quella che potrebbe essere realmente accettata.

Non si esclude tuttavia la distribuzione di questi spaghetti anche in Italia, anche se al momento non si conoscono le marche interessate da questo allarme: è comunque importante, a questo proposito, ricordare che l’alluminio è un elemento chimico che in genere è possibile ritrovare all’interno di molti alimenti e addirittura all’interno dell’organismo umano. La sua presenza è quindi accettata, anche perché, se presente in quantità normali, viene assorbito facilmente e non crea particolari danni o disturbi: lo stesso, tuttavia, non può essere detto in merito alla presenza eccessiva di questo elemento. I rischi possono essere importanti: coliche addominali, spasmi, perdita di energia fisica, e addirittura la morte, nei casi più gravi e pericolosi.

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